Uscire di casa o meno nel pieno della pandemia è una decisione simile a quella di cooperare o meno per la produzione di un bene pubblico. Così come per godere dei servizi pubblici – come, ad esempio, la sicurezza – occorre pagare le tasse e quindi cooperare per sostenerne le spese, anche per tutelare la salute dei cittadini e non sovraccaricare il sistema sanitario occorre che tutti cooperino per limitare il contagio, sostenendo i costi personali associati alla limitazione della propria mobilità. Se anche solo una persona non lo facesse, essa godrebbe sì della riduzione del contagio risultante dal sacrificio degli altri, ma metterebbe a serio rischio la salute collettiva, vanificando gli sforzi di chi, invece, ha scelto di cooperare restandosene a casa. Una situazione, questa, simile a quella del “free riding” che spesso si realizza quando, ad esempio, non si paga il biglietto sull’autobus oppure, più in generale, non si pagano le tasse connesse alla fruizione di un qualsiasi altro servizio di pubblica utilità.
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