I cosiddetti “comportamenti prosociali”, come ad esempio le donazioni di sangue o di denaro,le contribuzioni al bene pubblico attraverso le tasse, il lavoro di squadra, il riciclaggio, sono importanti per il buon funzionamento delle società. Nonostante siano piuttosto diffusi, tali comportamenti difficilmente sono “forniti” in una quantità ritenuta ottimale per la società.
Se tale carenza è causata da incentivi economici insufficienti, la legge dell’offerta nella teoria microeconomica tradizionale offre una soluzione semplice: qualsiasi sussidio, agevolazione fiscale o ricompensa monetaria dovrebbe stimolare le persone a mettere in atto comportamenti prosociali. Se, tuttavia, gli incentivi “estrinseci” (come ad es. quelli monetari) spiazzano via motivazioni prosociali “intrinseche” (es. legate all’etica e alla moralità che guidano certe scelte), tali ricompense possono portare, invece, ad una riduzione del comportamento prosociale. La letteratura economica è piuttosto divisa riguardo l’efficacia di incentivi economici nello stimolare comportamenti prosociali. Secondo alcuni studi, tali incentivi avrebbero l’effetto perverso di stimolare comportamenti egoistici, mentre, secondo altri, scelte altruistiche sarebbero più abbondanti in presenza di ricompense economiche.
Segue su Nuovo Progetto (Mensile del Sermig): https://www.sermig.org/idee-e-progetti/nuovo-progetto/articoli/la-moneta-e-la-morale.html