Nato dieci anni fa dal desiderio di superare il PIL come unica misura di benessere, il team del “Benessere equo e sostenibile” (BES) ha da poco pubblicato il termometro sullo stato di salute del paese relativo al 2020. Il gruppo di lavoro, composto da Istat e Cnel insieme altri studiosi accademici (e non), ha messo in luce i principali cambiamenti prodotti dallo shock pandemico che ha duramente colpito il nostro paese.
Con la sua vocazione multidimensionale, seppur prettamente descrittivo e non in grado di attestare nessi causali tra le varie dimensioni analizzate, il BES resta indubbiamente uno strumento di estrema utilità. Infatti, alcuni suoi indicatori sono stati inclusi nel Documento di economia e finanza, con l’obiettivo di monitorare e valutare l’effetto delle politiche su alcune dimensioni della qualità della vita. Ad oggi, il BES include ben 152 indicatori per un totale di 12 domini ritenuti di maggior rilievo per avere un’idea più completa di benessere rispetto ai tradizionali indicatori macroeconomici.
Segue su Nuovo Progetto (mensile del Sermig), pagina 8: https://www.sermig.org/idee-e-progetti/nuovo-progetto/ultimo-numero/altri-numeri/2021-05-maggio.html oppure qua: https://www.sermig.org/idee-e-progetti/nuovo-progetto/articoli/quello-che-resta.html