La nuova ondata del COVID-19 sta facendo riaffiorare la difficoltà politica di trovare misure “equilibrate”, capaci di evitare il collasso dell’economia e al tempo stesso di tutelare la salute pubblica. Ciò ha messo in crisi non solo i decisori politici, ma anche i cittadini ormai stanchi del virus e delle annesse restrizioni. Se, da un lato, si parla molto della responsabilità dei politici e delle loro scelte che spesso sembrano non essere supportate dai risultati scientifici delle scienze mediche, umane e sociali, poco si parla, dall’altro, della responsabilità dei singoli individui. Poco si sente e poco si legge nella stampa ed in TV della relazione tra il cosiddetto “capitale sociale” ed efficacia delle misure di contenimento del virus, sia volontariamente scelte che imposte dall’alto, basate sulle restrizioni alla libertà individuale.
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