Un recente articolo scientifico pubblicato su Nature Human Behavior esamina le interazioni sociali degli adolescenti rifugiati con i loro coetanei in Germania, attraverso l’analisi delle loro reti sociali.
La percentuale di persone che, a causa di instabilità politica, conflitti armati, persecuzione, cambiamento climatico e demografico, è costretta a lasciare la propria casa è cresciuta rapidamente nell’ultimo decennio e ora supera l’1% della popolazione mondiale. Gran parte dei migranti rifugiati in Europa, inoltre, sono bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni, che necessitano non solo di istruzione formale, ma anche relazioni “positive” con i loro coetanei, perché questi – secondo diverse teorie – sono fondamentali per il loro adattamento.
Segue su Nuovo Progetto (mensile del Sermig), pagina 12: https://www.sermig.org/public/sermig-np/2023-06-giugno.luglio/files/downloads/NP2023_Giugno-Luglio-abbonati.pdf