Molti come me si ricorderanno di quei politici che accusarono la Cina e le comunità cinesi per la creazione e diffusione della pandemia da Covid-19. Mi riferisco a quando Donald Trump e alcuni membri del Partito Repubblicano – ma anche in Italia non ci furono eccezioni moralmente più virtuose – lanciarono messaggi mediatici tentando di incolpare la Cina con espressioni discriminatorie, quali “virus cinese” e “Kung Flu”, per descrivere il coronavirus. Che impatto ha avuto questa retorica, e la pandemia nel suo complesso, sulla discriminazione nei confronti della comunità cinese e, più in generale, delle comunità asiatiche?
Segue su Nuovo Progetto (mensile del Sermig): https://www.sermig.org/idee-e-progetti/nuovo-progetto/articoli/discriminazione-a-tavola.html